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Il calzolaio

Molto considerato nelle comunità rurali prealpine era il mestiere di calzolaio, che svolgeva il suo lavoro seduto ad un "banchetto" su cui erano sistemati gli arnesi e gli utensili indispensabili nel riparare le calzature o, più raramente, nel realizzarne delle nuove.
Tale attività che tuttora si conserva in alcuni cicli produttivi locali, è indubbiamente fra quelle che più a lungo hanno saputo contrastare il progressivo affermarsi della produzione industriale e del consumismo di massa.

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Il mestiere di "fare le scarpe"

L'artigianato delle calzature si espresse con modalità differenti a seconda delle aree di competenza; in passato parecchie furono le liti scoppiate tra le diverse corporazioni: calzolai e zoccolai si contendevano la vendita degli zoccoli, mentre calzolai e ciabattini erano in competizione sui tipi di pellami da utilizzare.

Nelle ricche città, i calzolai sovente mettevano la loro "arte" al servizio dei signori locali, soddisfacendo specialmente i desideri dei committenti. Ecco allora che l'artigiano poteva far sfoggio delle proprie abilità, confezionando differenti tipi di calzature a seconda di chi le avrebbe indossate, dell'uso che se ne sarebbe fatto e, non ultimo, della moda del momento. Queste avrebbero potuto così presentarsi: scollate o allacciate, di cuoio naturale o tinte, con suola di montone, vitello o vacca.

Nelle zone ad esclusiva vocazione agropastorale, la situazione era necessariamente diversa: i "contadini", in genere, non potevano permettersi scarpe su misura. Il calzolaio si limitava pertanto a ripararne delle vecchie logorate dall'uso o a realizzare zoccoli in legno e calzature, spesso utilizzando materiale di ricupero.
Affinchè gli zoccoli si conservassero più a lungo, il calzolaio era solito applicare sul tacco e sulla punta delle borchie. Nella fabbricazione delle scarpe si avvaleva invece di sagome in legno, ottenute con sega a nastro e rifinite con lima e scalpello, sulle quali cuciva la tomaia riciclando pelli già usate, o di scarso valore, e applicava la suola con semplici chiodi. I sottopiedi potevano essere infine ricavati da lisi cappelli di feltro.

La bottega del calzolaio
La bottega del calzolaio.

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