Museo
Presentazione
Le ragioni di un museo
La caratteristica più tipica dell'uomo non è la sua capacità di apprendere, che la nostra specie condivide con molte altre, ma piuttosto la sua abilità di insegnare e conservare ciò che gli altri hanno sviluppato prima di lui e gli hanno tramandato.
Margaret Mead
Il Museo della Cultura Rurale Prealpina, inaugurato nel settembre 2008, è parte di una nuova realtà ecomuseale che, non limitandosi ad essere mero contenitore di oggetti, consente la riqualificazione di un intero territorio, facendone emergere le complesse dinamiche di interazione storica tra attività antropiche e spazio abitativo.
Il paesaggio, inteso come luogo antropizzato, si manifesta pertanto come stratificazione di memorie, saperi, tradizioni,comportamenti e conoscenze tecnico-pratiche condivise, che richiedono opportuni interventi di ricupero e conservazione, al fine di evitarne la completa e definitiva dispersione. Solo adottando una simile prospettiva, è di conseguenza possibile riscoprire l'insieme degli sviluppi storici che hanno definito l'ambiente prealpino comprendendone, al contempo, i cambiamenti contemporanei.
Le Prealpi Varesine, nelle quali si inserisce il borgo di Brinzio, costituendo spesso un vero e proprio corridoio geografico tra l'irrigua pianura a sud e le Alpi e l'Europa a nord, sono andate così strutturandosi come "regione ambientale" morfologicamente aperta a contaminazioni culturali esterne. Un'area geografica che, contraddistinta da una notevolevarietà di forme paesaggistiche e naturali, fu pertanto capace di assorbire e amalgamare usi complessi del territorio. Ai rilievi collinari e montuosi, seguono pianalti diluviali e anfiteatri morenici intervallati da profonde insenature vallive, talora lacustri, che se da una parte favorirono intensi traffici mercantili, dall'altra permisero lo sviluppo di "strategie produttive miste", come l'agropastoralismo e la selvicoltura, favorite indubbiamente dalle specifiche condizioni micro-climatiche. A realtà contadine, artigiane e mercantili si sovrapposero quindi attività tipiche dell'ecosistema montano, rese possibili da continue opere di regimazione e gestione delle abbondanti risorse idriche.
La realizzazione dell'ecomuseo di Brinzio nasce perciò dal bisogno di tutelare un patrimonio paesaggistico e materiale nel quale, non solo si manifesta l'identità storica e culturale delle comunità prealpine, ma al contempo si predispongono le basi per un impiego sostenibile del territorio. Si configura dunque una nuova realtà museale che conserva e sviluppa l'idea di storia come strumento utile per progettare il futuro.